Anche la Pubblica Amministrazione italiana si pone l’obiettivo della sostenibilità.

Considerata, spesso a ragione, un organismo elefantiaco e poco efficiente, la burocrazia italiana questa volta si confronta con il paradigma più moderno, quello della sostenibilità.

Se ne discuterà al prossimo Forum della Pubblica Amministrazione, che si terrà dal 23 al 25 maggio, nel Roma Convention Center all’Eur. La famosa, bellissima e controversa “Nuvola” di Fuksas.

Quale amministrazione serve per permettere all’Italia di raggiungere entro il 2030 i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile approvati a settembre 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite? Questa la domanda del Forum. Esiste una Pubblica Amministrazione sostenibile? E come la si implementa?

Al Forum si affronteranno temi importanti: quale deve essere il ruolo della Pubblica Amministrazione che sia davvero innovativa per rispondere a grandi questioni ancora aperte: il lavoro che non c’è, la sicurezza che viene percepita come precaria, la tutela della salute che deve tornare ad essere un diritto, la qualità dell’ambiente, le disuguaglianze che crescono a dismisura in un’Italia a molte velocità.

Altro tema centrale sarà il rapporto tra innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione costituiscono, infatti, il più potente strumento di cui governi, aziende e soggetti del Terzo settore dispongono oggi per risolvere le grandi sfide mondiali delineate dall’Agenda 2030, come sottolinea lo studio ‘Ict & sdgs: how information and communications technology can accelerate action on the sustainable development goals’, curato da un team di ricerca coordinato dall’economista Jeffrey Sachs, che sarà ospite del Forum della Pubblica Amministrazione il 24 maggio.