le top news su Milano, 10 aprile
Buongiorno a tutti!
Parco Nord, devastato il monumento ai deportati, si riaccendono le tensioni nei quartieri tra gruppi di estrema destra ed estrema sinistra. Negli ultimi 8 giorni si contano 3 aggressioni, due manifestazioni, un violentissimo attacco contro la Polizia locale. «Stiamo seguendo con attenzione tutti i segnali — ha spiegato in una recente intervista al Corriere il capo della Digos, Claudio Ciccimarra — perché le dinamiche di tensione possono avere accelerazioni improvvise». Il rischio: un aumento della violenza nelle prossime settimane, verso il 25 Aprile e il 42esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli.
Nel decennio di Roberto Formigoni sono stati costruiti innumerevoli nuovi ospedali (come il nuovo Niguarda a Milano, il Papa Giovanni XXIII a Bergamo, il Salvini a Garbagnate, il San Gerardo a Monza, il Sant’Anna a Como, Vimercate, Legnano e il Dea del San Matteo di Pavia). Due miliardi di euro spesi, costruzioni in tempi record, inaugurazioni e spazi sicuramente più confortevoli per i malati. Non si sono mossi con altrettanta rapidità i progetti di riqualificazione dei vecchi immobili. Il risultato: edifici fantasma in stato di degrado che rappresentano le incompiute della Sanità. Il tutto mentre altri nuovi ospedali sono in fase di costruzione, come l’imponente Città della Salute che unirà l’Istituto dei Tumori e il neurologico Besta all’ex area Falck. Per i vecchi edifici in Città Studi a Milano non c’è ancora nessun progetto. Saranno gli ennesimi buchi neri nel cuore della città? Lo stesso in futuro può valere per il San Carlo e il San Paolo, sempre a Milano, visto il progetto di unirli in un nuovo ospedale. Intanto il governatore Roberto Maroni pensa a un ospedale unico tra Busto Arsizio e Gallarate.
Rimanendo in tema Sanità: l’Ats ha lanciato un’allarme, mancano 64 medici di base a Milano. I quartieri più scoperti sono Quinto Romano e Ponte Lambro. Ma a soffrire sono diverse zone di Milano, quasi tutte in periferia. “Stiamo cercando di sensibilizzare i medici – dice il direttore sociosanitario dell’Ats, Silvano Casazza – ma la situazione è complessa, visto che molti professionisti che erano entrati in servizio negli anni Ottanta stanno progressivamente andando in pensione e non ce ne sono altrettanti, giovani, disposti a sostituirli”.
Questa è Milano oggi, buona lettura.
L’oltraggio al Memoriale e tre scontri in otto giorni. Nuova faida tra rossi e neri
Gianni Santucci, Il Corriere di Milano
Sanità, ecomostri e progetti falliti
Simona Ravizza, Il Corriere della Sera
Ats, mancano 64 medici di base
Alessandra Corica, La Repubblica