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Continua a far discutere il caso di Norberto Confalonieri, primario a Milano, ora agli arresti domiciliari accusato di corruzione, turbativa d’asta e lesioni. Il primario cerca di giustificarsi, dice che non erano altro che “chiacchere da bar” quando diceva di aver rotto il femore ad un’anziana mentre si allenava per un intervento da fare privatamente su una giovane. E che erano parole “goliardiche” le sue quando consigliava a un collega di allungare le liste di attesa nell’ospedale pubblico così i pazienti si rivolgevano alle cliniche private.

Consiglieri regionali e personale dei gruppi politici potrebbero lasciare gli uffici del Pirellone per lasciare posto ricercatori e ai funzionari di Ema, l’Agenzia del Farmaco in fuga da Londra post-Brexit. Lo ha annunciato Roberto Maroni di ritorno dall’incontro con il premier Gentiloni a Roma. Il suo gruppo però non ci sta, il capogruppo della Lega ha affermato “Non cediamo il Pirellone ad un’agenzia europea”.

La nuova presidente di Arac (Agenzia regionale anticorruzione) sarà Adriana Garrammone. Prende il posto di Francesco Dettori, dimesso una settimana fa in polemica con Maroni. L’ex presidente del tribunale di Brescia è stata designata dalla giunta regionale, mentre la nomina ufficiale spetterà al Consiglio regionale.

I sindaci di Cologno Monzese, Inzago, Cambiago, Opera e Trezzo sull’Adda, tutti della Lega Nord, hanno firmato un “Patto per i cittadini”, in realtà utile a sbarrare la strada ai profughi. “Non siamo disponibili a sottoscrivere accordi per l’accoglienza diffusa di migranti” dicono i sindaci all’unisono. Una presa di posizione ufficiale con l’invio di una lettera al prefetto, dove i sindaci spiegato che la presenza di ulteriori profughi “potrebbe acuire il rischio di tensioni sociali che non è da escludere si possano trasformare in conseguenze difficilmente contenibili”.

Questa è Milano oggi, buona lettura.

“Le ossa rotte? Un incidente. Nelle telefonate scherzavo”

Giuseppe Guastella, Il Corriere della Sera

Ema, Maroni accelera il trasloco al Pirellone. Ma c’è il veto della Lega

Andrea Senesi, Il Corriere della Sera

Una donna alla guida dell’anticorruzione

Andrea Montanari, La Repubblica

I sindaci leghisti “Caro prefetto basta profughi”

La Repubblica