le top news su Milano, 14 febbraio
Buongiorno e buon caffè a tutti
Nei giorni scorsi una studentessa sedicenne è stata aggredita a bordo di un treno regionale. La vicenda ha posto il tema della sicurezza sui treni al centro del dibattito politico. Dalla Regione il governatore Roberto Maroni ha subito chiesto che i militari presidino le stazioni per garantire sicurezza a tutti i viaggiatori. Il sindaco Sala ha risposto: “Non sono contrario all’uso delle forze militari, ma per la sicurezza si possono usare altre leve come la tecnologia, prima delle forze militari si installino più telecamere”.
Intanto un dossier rivela che solo il 14% delle stazioni in Lombardia è accessibile ai disabili. Si parla di 43 stazioni sulle 290 gestite da Rete ferroviaria Italiana, a cui vanno aggiunte 27 stazioni in cui i disabili possono richiedere l’aiuto degli addetti alle ferrovie. Per riparare a queste mancanze Rfi ha stanziato circa 35 milioni, obiettivo è adeguare le 50 fermate maggiori entro il 2026.
Ieri è stato dato il via alle nuove norme Area C. Tra le tante novità c’è l’obbligo di ticket anche per le auto a metano e a gpl: ieri sono stati registrati tremila nuovi ingressi a pagamento nell’area. Altre novità in campo di mobilità: i 5 municipi guidati dal centrodestra protestano a gran voce contro l’istituzione della “low emession zone”, zona dedicata ai mezzi non inquinanti. Secondo i presidenti dei municipi “Il provvedimento colpisce i veicoli più vecchi, statisticamente posseduti in maggior numero da anziani o cittadini con ridotte possibilità economiche. La giunta non ha idea degli effetti del suo provvedimento sui cittadini dell’area metropolitana”.
Questa è Milano oggi, buona lettura.
Sicurezza sui treni “Tecnologia prima dei militari”
Andrea Montanari, La Repubblica
Solo il 14% delle stazioni è accessibile ai disabili. Parte il piano straordinario Rfi
Luca De Vito, La Repubblica
Zone antismog, rivolta dei Municipi
Paola D’amico e Rossella Verga, Il Corriere della Sera