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A Milano la possibile riapertura del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di via Corelli divide il centrosinistra. Il Pd milanese, partito di maggioranza a Palazzo Marino, si è battuto quasi 15 anni per la chiusura della struttura, ma è anche il partito del ministro dell’interno Minniti che ora vorrebbe la riapertura del centro. Il centrodestra cavalca l’idea, mentre il sindaco Beppe Sala con il suo “vedremo” ha preso tempo in attesa di dettagli.

In città è allarme inquinamento: polveri tre volte sopra al consentito a causa dei numerosi fuochi d’artificio esplosi nella notte di Capodanno. L’assessore alla mobilità, Marco Granelli, anticipa “ se non arriva il vento, da sabato potrebbe scattare la prima fase del protocollo per l’aria”, ovvero lo stop di auto a benzina e diesel euro 0, 1, 2, 3 e l’obbligo di abbassare i termostati.

Nonostante questo picco di polveri di fine anno i dati Arpa sul 2016 parlano di un’annata migliore di altre del punto di vista dell’inquinamento, “Segno che le politiche di riduzione del traffico continuano a produrre effetti positivi” spiega Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia. Nel 2017 il Comune di Milano metterà in atto nuove strategie per migliorare ulteriormente in campo ambientale: già da febbraio partiranno alcune iniziative, a cominciare dalle nuove misure di Area C, dalla progressiva creazione di una “low emission zone”, dalla sostituzione di 42 mezzi Atm con veicoli elettrici e la sostituzione di tutte le caldaie a gasolio nelle case popolari.

Questa è Milano oggi, buona lettura.

 

Via Corelli, la riapertura del Cie imbarazza il Pd

Pierpaolo Lio, Il Corriere della Sera

Polveri tre volte sopra al consentito. Allarme inquinamento

Paola D’Amico, Il Corriere della Sera

Meno smog nel 2016 il Comune insiste con le restrizioni al traffico privato

Luca De Vito, La Repubblica