le top news su milano, 12 settembre

Buongiorno e buon caffè a tutti.
A Milano mancano decine di medici di base. Le zone più carenti sono la 2, tra Bicocca e Crescenzago e la 9, tra Comasina e Niguarda. In tutto nella città Metropolitana sono 113 i posti scoperti. L’Ats, Agenzia di tutela per la salute, sta preparando un bando per occupare i posti vacanti, ma “per i giovani medici non è semplice avviare uno studio e partecipare al bando dati i costi per iniziare un’attività” dicono dallo Snami, sindacato degli autonomi, che ora chiede al Comune un supporto.
In un’intervista al Corriere Massimiliano Romeo, capogruppo leghista al Pirellone, parla delle criticità dell’operato di Maroni in Regione. Secondo Romeo ci sono molte azioni che la Regione deve ancora mettere in campo. Un aspetto importante su cui lavorare è la sanità: “Le liste di attesa sono troppo lunghe, sono necessari nuovi ospedali per dare segnale che la riforma della Sanità produce effetti tangibili”. Secondo il capogruppo è importante che in vista delle elezioni la Lega agisca su pochi campi di azione, ma efficacemente, in modo da dare segnali concreti ai cittadini.
Sul tema profughi, in vista dell’arrivo a Milano di nuovi gruppi dal sud Italia, Comune e Prefettura trattano con Grandi Stazioni per inglobare nel sistema di accoglienza anche il deposito di via Sammartini, fino ad oggi utilizzato per stivare generi di prima necessità. Altri 350 posti letto saranno disponibili da giovedì quando saranno completati i lavori nell’ex caserma di via Corelli. Majorino, assessore alle politiche sociali, commenta la situazione: “Continua ad arrivare gente e noi cerchiamo di far fronte, ma senza un cenno del governo; Alfano è latitante e a Milano sono arrivati 700 profughi nell’ultima settimana”.
Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali, oggi incontrerà tutti i protagonisti della vicenda del Salone del Libro: l’Aie, l’associazione degli editori, la Fondazione del Libro e i sindaci delle due città coinvolte, Sala e Appendino. Secondo Franceschini la divisione del Salone porterebbe ad una grande figuraccia, e propone di creare un unico grande Salone, da tenersi contemporaneamente a Milano e Torino. “Siamo tra i Paesi che leggono meno in Europa con un mercato del libro piccolo e fragile rispetto a quelli di altre realtà, bisogna unire anziché dividere, fare sistema”.
Questa è Milano oggi, buona lettura.
Mancano decine di medici di base: “Il Comune aiuti ad aprire gli studi”.
Alessandra Corica, La Repubblica
“Maroni dia una sterzata su sanità, lavoro e tasse”
Andrea Senesi, Il Corriere
In arrivo altri 500 posti per i profughi
Zita Dazzi, La Repubblica
Franceschini: “Un grande Salone Libro unico Milano-Torino”
La Repubblica.it