La crescente attenzione riservata alla sostenibilità, in particolare ambientale, sta portando sempre più aziende a ripensare strategie e modelli di business. Un approccio più green può infatti ridurre i costi, aprire a nuove opportunità e generare un ritorno di immagine e reputazione.

 

Ma ai green claim delle organizzazioni non corrispondono necessariamente delle effettive azioni sostenibili. Secondo uno studio dell’Università di Harvard dal titolo “Three shades of Green(washing)i due terzi dei post sui social media pubblicati dalle società petrolifere e del gas, dalle case automobilistiche e dalle compagnie aeree forniscono una rappresentazione non corretta dei reali impegni aziendali e presentano elementi di green washing. Anche i tribunali europei hanno iniziato a interessarsene e a decretare le prime condanne.

 

Green e green washing riguardano ogni settore, anche quello della logistica. Per questo nel 2022 SOS LOGistica – Associazione per la Logistica Sostenibile, in collaborazione con Mediatyche e lo studio legale LCA, ha lanciato l’Osservatorio sul Green Washing con l’obiettivo di monitorare casi e pratiche assimilabili al fenomeno, l’evoluzione delle norme europee in merito alla rendicontazione delle performance di sostenibilità e le relative attività delle aziende, svolgendo anche un lavoro di sensibilizzazione sui rischi di una comunicazione non oggettiva e fornendo alle imprese gli strumenti per comunicare e promuovere le proprie azioni sostenibili.

 

Ma non solo ambiente. Il green washing può riguardare tutte le aree ESG. Anche le comunicazioni su temi sociali e di governance, come la parità di genere, possono essere effettuate senza corrispondenze nella realtà. La parola d’ordine per non impattare negativamente sulla soddisfazione e fedeltà del cliente è coerenza, il principio da seguire per creare consapevolezza e condividere il valore generato, salvaguardando la reputazione del brand.

 

Proprio al fine di creare maggiore consapevolezza, l’Osservatorio ha svolto un webinar sui 7 peccati capitali del green washing, le “worst practice” che possono indurre a comportamenti passibili di giudizio. In seguito, è stata avviata una ricerca per sondare il grado di attenzione a queste tematiche da parte delle aziende.

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