Una mattina del 2012 i dipendenti di una famosa azienda statunitense di bibite gasate si sono trovati una gabbia straripante di bottiglie di plastica vuote davanti alla sede.
Cosa ci facevano lì tutte quelle bottiglie?

L’episodio lo raccontano Massimo Tafi ed Elena Rabaglio di Mediatyche, sull’ultimo numero di The Map Report.
Per ora vi diciamo soltanto che si trattava di una provocazione pensata da SodaStream, leader mondiale di gasatori, come a dire: “avete riempito il paese di plastica, ora che sono rifiuti trovate una soluzione per eliminarli”. Da quel momento il fulcro della strategia di comunicazione di SodaStream è diventato mettere al primo posto l’ambiente, una strategia alla quale per l’Italia dà il suo contributo Mediatyche.

Nell’impegno a favore dell’ambiente, SodaStream ha coinvolto anche i suoi utenti mettendo a loro disposizione un calcolatore che misura la CO2 generata da ciascun nucleo familiare, al fine di valutare l’impatto ambientale di ciascuno e agire di conseguenza.
Una scelta che si è rivelata molto utile stando a un sondaggio secondo cui l’80% degli intervistati è diventato più rispettoso dell’ambiente dal lancio dello strumento.

L’impegno di SodaStream si esplica anche nelle iniziative dell’azienda sviluppate a livello mondiale come la pulizia di spiagge e di luoghi naturali deturpati dai rifiuti e dalla plastica. Pensiamo a quando tutti i manager dell’azienda produttrice di gasatori si sono impegnati a ripulire Roatan, l’isola di plastica dell’Honduras, fianco a fianco con i locali.

Ma la sostenibilità di SodaStream è anche sociale, come spiega il progetto “Isola di Pace”.
Per sapere di cosa si tratta, sfoglia il numero al link che segue: https://www.sfogliami.it/fl/238704/ee8yyzxy9jgybupqt9chuuxkx31cmh#page/85