Buongiorno a tutti!

Censito il patrimonio delle strutture sanitarie lombarde non valorizzate: oltre 5.000 fabbricati tra case, negozi e box e 10mila terreni che appartengono all’ Ats, ospedali e istituti di ricerca. Questo tesoretto non sfruttato, frutto quasi sempre di lasciti e donazioni, è stato fino ad ora amministrato dalle singole aziende sanitarie, senza che la Regione se ne occupasse con risultati però ben poco esaltanti. Dalle verifiche emerge che più del 76% di Ats e ospedali non ha costituito fondi immobiliari o avviato processi di cartolarizzazione dei tesori che hanno in pancia e il 38% non ha nemmeno costituito un ufficio interno per sovrintendere alla gestione delle proprietà. Ora sorge l’idea di dare mandato a Infrastrutture lombarde perché predisponga specifici programmi di valorizzazione dei patrimoni, tutto purché la situazione in qualche modo si sblocchi e i tesoretto inizino a fruttare.

Ieri è andata in onda la prima tribuna televisiva con tutti e sette i candidati in corsa per il Pirellone. Un confronto che non ha regalato particolari emozioni ai telespettatori Rai, ma che ha  infiammato, in seguito, i social network. Il candidato per il centrosinistra Giorgio Gori ha infatti pubblicato un selfie ironico con Fontana, commentando “Allora esiste!”, post che ha fatto scattare un’immediata replica del candidato di centrodestra che ha ribattuto: “voleva tanto il confronto, ma poi è arrivato per ultimo e in ritardo”.

Intanto è arrivata la notizia della morte di Haitam Errafi, il ragazzo 13enne rimasto gravemente intossicato nell’incendio del palazzo in cui abitava in via Cogne, a Quarto Oggiaro. Il ragazzo ha smesso di vivere poco dopo le 10 di ieri mattina. Troppo il fumo inalato, inutili i soccorsi in ospedale, sarà il Comune a farsi carico dei funerali.

Questa è Milano oggi, buona lettura.

Il tesoro non sfruttato della sanità

Alessandra Corica, La Repubblica

Fair Play forzato in tv. Scambio d’accuse social

Marco Cremonesi, Il Corriere della sera

Incendio nel palazzo di via Cogne, indagine per omicidio colposo

Ilaria Carra, La Repubblica