Buongiorno a tutti!

I cestini stradali sono sempre più utilizzati in maniera anomala per la raccolta (in)differenziata: lo confermano i risultati di una recente indagine svolta da Amsa (società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, oltre ai servizi più generali per l’igiene urbano). Nei cassonetti della città, dove dovrebbero finire solo piccoli rifiuti dei passanti, si trovano invece i sacchetti domestici abbandonati. Ogni anno è peggio; nei primi sei mesi del 2017 infatti si è registrato un aumento del 7%. Oltre a essere un problema di mero igiene e decoro urbano, trattasi anche di un problema economico. Per il Comune soprattutto: di multe neanche l’ombra, ma per le casse di Palazzo Marino il danno è stimato intorno ai 400mila euro all’anno.

 

L’Apam, associazione dei produttori apistici della provincia di Milano, ha quest’anno da lavorare più del solito: rispetto allo stesso periodo del 2016 le operazioni di rimozione degli alveari o degli sciami di api è aumentato del 30%, soprattutto nel centro cittadino. Uno dei motivi è l’uso intensivo dei pesticidi nelle campagne che mette in pericolo di vita le stesse. Gli esperti avvisano: “Mantenete la calma, non utilizzate prodotti chimici e chiamate i vigili del fuoco”.

 

Il Comune ha deciso di seppellire l’ascia di guerra, concedendo una tregua ai cittadini con i quali ha in atto un contenzioso. Le pratiche contestate sono duemila e, se l’appello dell’amministrazione sarà accolto, potrebbero entrare nelle casse comunali circa 20 milioni di euro. Lo spunto ovviamente è stato dato da una legge dello Stato e l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca, spiega: “La norma permette ai cittadini che hanno controversie tributarie pendenti con i comuni di saldare subito il tributo senza l’aggravio delle sanzioni. Ma non si tratta di un condono”.

 

Questa è Milano oggi, buona lettura.

I rifiuti di casa nei cestini, più 15% in due anni ma le multe non ci sono

Alessia Gallione, La Repubblica 

L’estate delle api. “Fuggono dai pesticidi delle campagne”

Chiara Baldi, La Repubblica

Guerra delle tasse: duemila ricorsi. Una “sanatoria” per i contribuenti

Paola D’Amico, Il Corriere della Sera