le top news su Milano, 16 giugno
Buongiorno a tutti!
La musica dal vivo alla prova sicurezza: iniziano oggi quattro giorni di musica dal vivo, saranno giorni lunghi per i musicisti, gli organizzatori e gli spettatori coinvolti che avranno a che fare tutto il fine settimana con zone rosse, metal detector e «checkpoint». Come se non bastasse, si aggiunge anche la minaccia di forti disagi per lo sciopero di oggi dei mezzi pubblici. La nuova stagione dei concerti estivi si apre sotto lo spettro dei recenti fatti di Manchester e Torino che hanno alzato ancor di più il livello d’attenzione sui grandi eventi. L’evento dalla gestione più critica sarà il concerto di Radio Italia Live, organizzato in Piazza Duomo. In questo caso i timori si legano alle caratteristiche della serata: spettacolo gratuito, all’aperto e in centro città. Il comitato per l’ordine pubblico ha confermato il numero chiuso: 23.500 persone contate, non una di più. “Un po’ pochi” confessa Beppe Sala. “Ma stiamo vivendo una fase delicata — riflette il sindaco —se sei rigoroso c’è il rischio di cedere al terrorismo; se non lo sei e succede qualcosa, non sei stato prudente. Cerchiamo di far sì che Milano continui a rimanere una città sicura, è importantissimo per il turismo”.
Arriverà a luglio un vademecum con le informazioni per le famiglie su come cambiano le cose in tema vaccini con l’introduzione del nuovo decreto Lorenzin. Il documento potrà essere scaricato online, dai siti delle scuole, della Regione e delle Ats. Ieri l’assessore al welfare Gallera, i tecnici regionali e quelli dell’Ufficio scolastico hanno fatto il punto della situazione. “Abbiamo avviato un tavolo operativo, con l’obiettivo di applicare questa legge dello Stato senza però creare disagi ai cittadini” ha spiegato Gallera. “Abbiamo individuato le prime informazioni di cui le famiglie hanno bisogno per capire come muoversi, queste saranno indicate nel vademecum”.
Sono stati tutti assolti gli otto ex manager della Breda Termomeccanica-Ansaldo, accusati di omicidio colposo per la morte di una decina di operai causata, secondo l’accusa, dall’esposizione all’amianto nello stabilimento milanese di viale Sarca tra gli anni ’70 e il 1985. Il pm Nicola Balice aveva chiesto pene da due a quattro anni e 11 mesi sostenendo che i manager “sapevano di mettere a rischio i lavoratori”.
Questa è Milano oggi, buona lettura.
Zone rosse e controlli. Al via il fine settimana di concerti “blindati”
Pierpaolo Lio, Il Corriere della Sera
Vaccini per la scuola il vademecum anticaos arriverà a metà luglio
Alessandra Corica, La Repubblica
Amianto, assolti gli ex manager Breda-Ansaldo
Sandro De Riccardis, La Repubblica