le top news su milano, 13 gennaio
Buongiorno e buon caffè a tutti!
Uno spostamento su tre a Milano viene fatto con l’auto privata, poco meno di sei su dieci con i mezzi pubblici e solo il 6% dei cittadini sceglie di usare la bicicletta. Per provare a invertire la tendenza, convincendo sempre più persone a lasciare l’auto privata a casa e utilizzare i mezzi pubblici e in condivisione, il Comune ha deciso di partecipare a un bando aperto dal ministero dell’Ambiente: con 3 milioni del governo e 2 di fondi propri lancerà “Mobility4Mi” per incentivare la mobilità sostenibile con una serie di interventi sulle infrastrutture e di collaborazione con società e istituzioni. Svolta Green per il Comune di Milano anche per quanto riguarda la raccolta differenziata: obiettivo è eliminare dalle strade il vecchio cestino con sacco nero. Il progetto partirà dalla Darsena, dove appariranno i contenitori per la raccolta differenziata di plastica, carta e vetro. Da qui al 2021 Milano punta a un +6 per cento della raccolta.
Vaccini obbligatori come requisito per essere ammessi alle materne e ai nidi comunali, convenzionati e aziendali, è la richiesta della Lista civica di Beppe Sala, un’istanza che potrebbe trasformarsi presto in realtà perché firmata anche dal Pd e gradita alla giunta. La stessa richiesta venne promossa in Regione da Umberto Ambrosoli, ma cadde nel vuoto, ora è Palazzo Marino a riproporne l’introduzione.
La Corte dei conti centrale ha deliberato una sentenza definitiva per la giunta Moratti in carica dal 2006 al 2011: l’ex sindaco Letizia Moratti deve 600mila euro di risarcimento al Comune per “grave colpevolezza e scriteriato agire nell’assoluto disinteresse dell’interesse pubblico”.
Questa è Milano oggi, buona lettura.
App, bici e velostazioni un piano da 5 milioni per la mobilità sostenibile
Oriana Liso, La Repubblica
Rifiuti, differenziata anche in strada
Rossella Verga, Il Corriere di Milano
Vaccini obbligatori per nidi e materne, la svolta del Comune
Ilaria Carra, La Repubblica
Consulenze d’oro, dopo dieci anni arriva il conto a Letizia Moratti
Oriana Liso, La Repubblica