Buongiorno e buon caffè a tutti.

L’ennesima inchiesta giudiziaria sul malaffare Lombardo, che ha portato ieri all’arresto di 14 persone, ripropone il tema dei controlli. I controlli antimafia, in carico alla prefettura, si applicano ad ogni azienda che ottiene un appalto pubblico. Il problema sta nel fatto che se si riscontrano legami con la mafia o reati mafiosi l’appalto viene immediatamente interdetto, mentre non avviene la stessa cosa se si riscontrano reati relativi alla corruzione. Non c’è nessuna legge che prevede che un appalto venga bloccato perché i titolari della società sono coinvolti in vicende di corruzione.

Ieri sera si è conclusa la serie di incontri sul piano condiviso per l’emergenza migranti con i 133 comuni dell’area metropolitana . Dei 4500 profughi presenti nell’area metropolitana, ben il 70 per cento si trova nel capoluogo. Pochissimi altri centri nell’hinterland stanno collaborando attivamente. Durante questi incontri non tutti i sindaci si sono dimostrati disponibili allo stesso modo, specialmente gli esponenti della Lega Nord che continuano sulla linea “Zero profughi a casa nostra”.

Sul fronte trasporti, i ritardi restano il principale nodo del trasporto ferroviario lombardo gestito da Trenord. L’indice generale di puntualità, ovvero il numero dei treni arrivati a destinazione con meno di 5 minuti di ritardo, è salito all’86,9 per cento, risultato migliore rispetto a quello del 2015 (84,3).Non mancano però diversi punti negativi, su alcune tratte il dato sulla puntualità non supera il 70 per cento e le corse giornaliere soppresse sono ancora più di 50.

Questa è Milano oggi.

 

Corruzione, quella falla nel sistema dei controlli

Cesare Giuzzi, Il Corriere della Sera

Quote profughi la strigliata del prefetto sul piano condiviso

Zita Dazzi, La Repubblica

Meno ritardi nel 2015 sulle linee Trenord puntuali 8 treni su 10

Andrea Montanari, La Repubblica