oggi a Milano, 5 marzo
Buongiorno a tutti!
La Lombardia si conferma un feudo verde azzurro inespugnabile per il centrosinistra, ancora una volta – con un’affluenza intorno al 77 per cento a Milano per la Camera e al 74 per cento per le Regionali – la rincorsa di Giorgio Gori sembra essersi fermata tra il 31 e il 35 per centro, contro il 38-42 per cento di Attilio Fontana. La certezza dei numeri arriverà solo oggi alle 14, quando inizierà lo spoglio delle schede verdi delle Regionali. Anche in Lombardia il Movimento 5 Stelle ha accresciuto i consensi: Dario Violi è dato tra il 17 e il 21 per cento.
Questo Election Day ha visto il ritorno delle code ai seggi, colpa di un’affluenza elevata, ma anche dell’introduzione del tagliando antifrode. Una novità che ha imposto ai presidenti di seggio di staccare il bollino delle schede controllando la corrispondenza del numero prima di inserirle nelle urne e che ha rallentato il voto. Visti i disagi a metà pomeriggio il Comune ha lanciato un appello ai milanesi: “Invitiamo i cittadini a recarsi al seggio con largo anticipo sulla chiusura”.
Secondo Piero Colaprico, giornalista de La Repubblica, potrebbe sembrare strano che in Lombardia, terra di imprenditori che guardano all’Europa e al mondo, continui a perpetuarsi una tradizione elettorale che premia la destra. Una destra che, peraltro, in campagna elettorale ha usato slogan passatisti e toni sbagliati, rilanciando la politica della paura. Una strategia evidentemente vincente in una Lombardia che si definisce fucina di idee, cultura, novità, ma che in politica sembra avere paura del cambiamento.
Questa è Milano oggi, buona lettura
Oriana Liso, La Repubblica
Fontana prepara l’ingresso al Pirellone
Netto vantaggio su Gori, delusione nel cesntrosinistra, avanzano i 5 stelle
Il Corriere della Sera
Lombardia, vince la continuità, ora tocca a Fontana
Anastasio, Il Giorno
Chi comanda cambi tono e pensi ai deboli
L’editoriale di Piero Colaprico, La Repubblica
Resse ai seggi, caos e svenimenti. Le 16 ore di attese e tensioni
Elisabetta Andreis, Il Corriere della sera