Oggi a Milano, 12 febbraio
Buongiorno a tutti!
Il governo della Lombardia è da oltre un ventennio saldamente in mano al centrodestra. L’improvvisa rinuncia di Maroni di alcuni mesi fa e l’ingresso in campo del poco noto Attilio Fontana sembrava aver riaperto i giochi, rimettendo in partita il candidato per il centrosinistra Giorgio Gori. Secondo i dati generali, però, le cose non stanno proprio così. Secondo i sondaggi, infatti, Fontana si colloca al primo posto nelle scelte degli elettori lombardi, accreditato del 41%, mentre Gori si attesta al 35%. Molto distaccati i nomi dei due candidati di M5S e LeU: Violi è accreditato al 15% e Rosati al 4%. L’area degli indecisi e degli astensionisti rimane piuttosto alta, al 37% circa, è possibile quindi aspettarsi qualche cambiamento negli equilibri da qui al voto.
Intanto i due principali candidati al governo della regione Lombardia continuano a discutere sulla possibilità di un confronto diretto. I giorni scorsi Fontana, per la prima volta, si è aperto all’idea di un faccia a faccia diretto con Gori, ai margini di un incontro con Coldiretti ha dichiarato: “Il confronto lo faremo, decida l’uni l’arma e sono pronto” salvo poi correggere il tiro nel pomeriggio e precisare “Non vedo perché devo farmi dettare tempi e appuntamenti della campagna elettorale da un avversario. Ci sono già diversi incontri programmati ai quali parteciperemo assieme, se ha tanta voglia di vedermi mi incontrerà“.
Esporre in modo permanente l’opera di Enrico Baj, “I funerali dell’anarchico Pinelli”: l’idea è alquanto suggestiva e sarebbe un vero e proprio regalo alla città. L’opera dimenticata di Baj ha dimensioni monumentali – tre metri di altezza e 12 di lunghezza, con 18 figure ritagliate nel legno e unite con la tecnica del collage – e da anni è in cerca di una collocazione definitiva. L’idea ora è quella di esporla in modo permanente nel salone dell’anagrafe comunale di Via Larga. A dirlo, intervenendo in Consiglio comunale, è stato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno: «Stiamo cercando di capire se è fattibile questa ipotesi, il salone di via Larga ha un valore simbolico per la vicinanza a piazza Fontana ed è frequentato da tantissimi cittadini». Terminata nel 1972 , l’opera racconta la storia di una moglie e due figlie che hanno perso un marito e un padre, sospettato ingiustamente di essere l’autore della strage di piazza Fontana.
Questa è Milano oggi, buona lettura.
Fontana stacca Gori di 6 punti. Il candidato di Leu al 4 per cento
Nando Pagnoncelli, Il Corriere della sera
Confronto con Gori. Fontana prima accetta, ma poi ci ripensa
Andrea Montanari, La Repubblica
Una casa per i Funerali dell’Anarchico Pinelli
Stefania Consenti, Il Giorno