Insieme alla Foundation for a Smoke-Free World

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Mediatyche ha scelto di supportare la Foundation for a Smoke-Free World, organizzazione no-profit indipendente nata nel 2017 e impegnata nella lotta al tabagismo, con un progetto di comunicazione e consulenza strategica. Obiettivo principale della fondazione è quello di finanziare le ricerche più promettenti contro la dipendenza dal fumo.
Lo scorso 24 giugno il presidente dell’associazione Derek Yach (nella foto) ha partecipato all’incontro organizzato dal Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania (CoEHAR) nell’ateneo siciliano, che ha visto la presentazione di nove nuovi progetti per smettere di fumare e ridurre il danno da fumo. Oltre a Derek Yach sono intervenuti Riccardo Polosa, direttore del CoEHAR, Ruggero Razza, assessore alla Salute della Regione Siciliana e Francesco Purrello, direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Catania.
“Milioni di persone continuano a morire in tutto il mondo per le malattie provocate dal fumo. È chiaro che c’è urgente bisogno di ampliare le nostre conoscenze scientifiche e tecnologiche sul tema della cessazione e della riduzione del danno da fumo”, ha detto Derek Yach. “L’obiettivo dei nove progetti di ricerca è proprio quello di creare nuovi strumenti utili per ridurre la dipendenza tabagica”. Il 25 giugno Derek Yach ha suggellato il suo impegno con il CoEHAR attraversando a nuoto lo Stretto di Messina.
Ecco gli obiettivi dei nove progetti di CoEHAR:
- Smoke Free Sicily: potenziare i servizi antifumo per tutta l’infrastruttura ospedaliera della Regione.
- Food Recognition Tech: permettere ai fumatori che desiderano smettere di fumare di monitorare la propria assunzione di cibo acquisendo immagini del cibo consumato.
- Smile Study: confrontare gli effetti prodotti dalle sigarette di tabacco e dai prodotti alternativi sulla salute dentale.
- EU-PATH: valutare le abitudini di consumo relative a prodotti a base di tabacco e nicotina in 16 Paesi europei ed extra-europei.
- International Summer School on Project Management: formare 15 giovani professionisti o laureati di tutto il mondo sui metodi di project management utilizzati nella ricerca relativa alla riduzione dei danni da fumo.
- Replication Studies: riprodurre per la prima volta gli studi di ricerca più noti sui prodotti a basso rischio utilizzando condizioni standard che rispecchiano le condizioni d’uso effettive.
- Long-Term Health Effect Study: osservare gli effetti sulla salute a lungo termine e i cambi che si verificano in fumatori di sigarette elettroniche che non avevano mai fumato in precedenza.
- Diasmoke 2.0: valutare la riduzione a lungo e breve termine dei rischi cardio-respiratori correlati all’uso di prodotti senza combustione in pazienti diabetici.
- In Silico Science: formare ricercatori sul metodo innovativo per revisioni sistematiche applicato alla ricerca sulla riduzione dei danni da tabacco, con particolare riferimento agli effetti a livello cardiovascolare, respiratorio e di gestione del peso corporeo.
I numeri del tabagismo
Secondo l’OMS il fumo di tabacco è la più grande minaccia per la salute e il primo fattore di rischio delle malattie croniche non trasmissibili a livello mondiale, con circa un miliardo di fumatori, di cui circa l’80% vive in Paesi a basso e medio reddito, nei quali il carico di malattia e mortalità collegato al tabacco è più pesante. Il 70% dei consumatori inizia i a fumare prima dei 18 anni di età e il 94% prima dei 25 anni. Il tabacco è una causa nota o probabile di almeno 25 malattie, tra le quali broncopneumopatie croniche ostruttive ed altre patologie polmonari croniche, cancro del polmone e altre forme di cancro, cardiopatie, vasculopatie. A livello mondiale, l’OMS stima che il consumo di tabacco uccida attualmente quasi 6 milioni di persone ogni anno. Tale cifra potrebbe raggiungere gli otto milioni entro il 2030 in assenza di provvedimenti volti a invertire questa preoccupante tendenza. Nel mondo si stima che il fumo passivo provochi 603.000 morti premature (28% bambini, 26% uomini e 47%donne) e la perdita di 10,9 milioni (61% per i bambini, 16% per gli uomini e 24% per le donne) di anni di vita in buona salute (DALYs).