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Dopo il referendum, Roberto Maroni non vuole lo Statuto speciale, obiettivo reclamato invece dai vicini veneti: a Roma il governatore chiederà per la Lombardia il riconoscimento di una “specialità” territoriale che si dovrà tradurre nella gestione in proprio di nuove competenze – le 23 indicate dalla Costituzione – e relative nuove risorse. La linea maroniana ora è quindi più vicina a quella di Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna che ha iniziato le trattative con il Governo lo scorso luglio – senza passare dal referendum, piuttosto che a quella del leghista Luca Zaia.

Si parla ancora di smog a Milano, dove, secondo i dati del Catasto Unico Regionale degli impianti termici ci sono ancora 100 mila abitanti che usano caldaie a gasolio, altamente inquinanti: Il Pd ha inviato oltre tremila lettere agli amministratori dei condomini che si alimentano ancora con questo combustibile per incoraggiare la svolta, ma – secondo il consigliere comunale Pd Aldo Ugliano – in generale serve più coraggio anche dalle istituzioni.

Uno spiraglio arriva dalla fotografia scattata da “Milano sostenibile”, l’Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini realizzato da Lifegate, che conferma una propensione alla sostenibilità dei cittadini milanesi, maggiore rispetto al dato nazionale. Anche il sindaco Giuseppe Sala – a Parigi per il C40 Cities – ha indicato una sorta di roadmap che Milano dovrà seguire di qui al 2030. Le risorse ci sono, bisogna identificare i cambiamenti, ma serve uno sforzo congiunto. È il nostro comportamento sostenibile, dalla raccolta differenziata alla decisione di non usare l’auto, a condizionare poi il mercato.

 

La Lombardia “speciale” di Maroni

Andrea Senesi, il Corriere della Sera

Vivibilita e ambiente. I milanesi chiedono piu sicurezza, cultura ed efficienza energetica

Francesca Basso, il Corriere della Sera

 

Ancora tremila le caldaie a gasolio inquinano 20 volte più delle altre

Ilaria Cara, la Repubblica

 

Questa è Milano oggi, buona lettura!