Buongiorno a tutti!

Adesso che Beppe Sala si prepara a tagliare il traguardo del suo primo anno con la fascia tricolore, i giudizi sul sindaco restano positivi:a promuoverlo, dandogli un voto da 6 a 10, è più di un milanese su due (il 52%). La maggior parte degli elettori dell’ex mister Expo (86%) non sono rimasti delusi, ma alla fine il sindaco sembra aver convinto anche chi aveva sostenuto gli altri candidati, da Basilio Rizzo a Stefano Parisi e i 5 Stelle.

Roberto Maroni firma il decreto che indice il referendum consultivo per l’autonomia della Lombardia il prossimo 22 ottobre e torna ad auspicare l’electron day. Il voto anticipato anche in Lombardia nel caso a Roma decidessero di anticipare le consultazioni per il rinnovo del Parlamento. Come nel 2013 quando Regionali e politiche si svolsero lo stesso giorno. “Non vedo perché non farlo nuovamente – spiega Maroni – avevo ipotizzato già mesi fa uno scenario di voto anticipato, mi pare che oggi si stia andando velocemente in questa direzione”.

Rischiano il posto di lavoro più di mille ricercatori, eccellenze nel campo della ricerca. Dal Besta al Policlinico, dall’Istituto Nazionale dei Tumori al San matteo di Pavia: nei quattro Irccs lombardi ci sono 1.078 ricercatori precari. “Dal 2018 i jobs act vieta di stipulare i contratti co.co.co nella pubblica amministrazione, ma senza prevedere alternative” spiega una ricercatrice. Un a situazione ormai intollerabile che spinge a mobilitarsi anche i vertici della ricerca, e ora i direttori scientifici i sono pronti a scender sin piazza per protestare.

Questa è Milano oggi, buona lettura.

La pagella di sala, un anno dopo

Alessia Gallione, La Repubblica

Via al referendum e Maroni vuole anche le elezioni anticipate

Andrea Montanari, La Repubblica

Ricercatori senza futuro “Nuove cure a rischio”

Simona Ravizza, Il Corriere della Sera