le top news su milano, 8 maggio
Buongiorno e buon caffè a tutti
Tutti in attesa dell’ex presidente americano Obama, che ha scelto il palco di Seeds&Chips, in Fiera Rho, per fare il suo primo intervento pubblico dopo l’addio alla Casa Bianca. L’auspicio dei fan di Obama è che a Milano possa lasciare il segno, parlando di diritto al cibo, di sostenibilità e di innovazione anche nel settore alimentare. Si annuncia il tutto esaurito nella sala da 3500 posti, dove per domani sono stati accreditati più di 400 giornalisti provenienti da tutto il mondo e dove nelle prime file siederanno autorità, imprenditori e personalità del mondo della cultura.
L’Avis Milano celebra il suo 90° compleanno con una festa alla Palazzina Liberty. In questa occasione, però, Sergio Casartelli – presidente onorario di Avis – spiega che la carenza di sangue è ciclica anche in Lombardia; ad esempio: “Nel mese di aprile nei diversi luoghi di raccolta abbiamo registrato un calo del 6,5 per cento. All’ospedale Niguarda abbiamo avuto addirittura un meno 22 per cento”. Il problema è che la richiesta è sempre crescente e la generosità dei milanesi non sempre basta. L’obiettivo da raggiungere nel 2017 è di 25 mila sacche. A Milano per essere autosufficiente occorrono 150 unità di sangue in più per ogni giorno feriale dell’anno. Mentre per riuscire tranquillamente a fare fronte a tutti gli interventi chirurgici interni, l’ospedale Niguarda deve potere contare su almeno tremila unità di sangue in più
Un giovane migrante di colore si è suicidato vicino alla Stazione Centrale, è stato trovato dagli agenti di polizia stamattina, senza addosso documenti o altri elementi di riconoscimento, a poca distanza dal Cas, il centro di aiuto sociale del Comune che da qualche giorno sta svolgendo le funzioni che prima venivano svolte all’hub di via Sammartini. Qui vengono controllati i documenti e i profughi vengono inviati ai centri d’accoglienza in città. I migranti neo arrivati, secondo le nuove disposizioni, non possono più restare nella zona della stazione ma vengono inviati in via Lombroso e al Palasharp, in strutture dedicate ai senza fissa dimora.
Dopo sei anni Filippo Penati è di nuovo un iscritto del Pd. Ha ripreso la tessera ma assicura che non sarà in corsa per cariche o candidature. Solo la volontà di “portare il mio contributo personale”. Non è stato facile fare la pace con il suo partito, che lo cancellò dall’anagrafe degli iscritti quando fu indagato.
Questa è Milano oggi, buona lettura
Obama viaggio-evento “Orgoglio per Milano”
Maurizio Giannattasio, Il Corriere della Sera
Sangue, un’emergenza cronica. L’Avis festeggia 90 anni
Simona Ravizza, Il Corriere della Sera
Migranti a milano, tragedia in stazione: giovane rifugiato si toglie la vita
Zita Dazzi, la Repubblica