Buongiorno e buon caffè a tutti

Ieri protagonista assoluto a Milano lo sciopero di quattro ore indetto dal personale Atm che ha bloccato i trasporti pubblici proprio durante la Design Week. A nulla sono valsi gli appelli delle istituzioni, dal sindaco Sala al presidente del Salone del Mobile Claudio Luti, che non sono riusciti a dissuadere lavoratori e sindacati. Disagi e incredulità tra cittadini e turisti, “Un colpo all’immagine di Milano e del sistema paese” è il commento più diffuso tra gli addetti ai lavori della Design Week . Al termine dello sciopero, tuttavia, la sensazione è quella dello scampato pericolo: grazie al funzionamento del passante ferroviario, all’iperlavoro delle centraline radio dei taxi e delle app di bike e car sharing, gli ingressi al Salone non hanno perso il loro slancio.

Dopo il caos la tregua: comune e sindacati di Atm hanno riaperto la trattativa e hanno raggiunto un accordo. Il vertice a Palazo Marino, a cui ha partecipato anche il indaco Sala, è durato sei ore. Nel documento firmato da tutte le sigle il Comune si impegna a garantire i livelli di occupazione attuali, in caso di gara pubblica e anche di affidamento diretto per la gestione del trasporto.

Succede all’Ospedale San Paolo: mentre gli infermieri si rilassano un clochard siede al banco di accoglienza. Secondo i vertici dell’Ospedale i dipendenti stavano vivendo un “momento di rilassatezza”, ma le voci che da giorni si rincorrono nei corridoi parlano di “infermieri addormentati”. Partirà adesso una sorta di revisione delle procedure per ricordare a tutti gli operatori il dovere di essere sempre attivi e pronti a reagire anche durante i turni di notte.

Questa è Milano oggi, buona lettura.

Il Salone e la città a piedi

Giacomo Valtolina, Il Corriere della Sera

Atm, accordo per il futuro “Non ci sono rischi per i posti di lavoro”

Alessia Gallione, La Repubblica 

Gli infermieri dormono, a ricevere i malati resta un clochard

Alessandra Corica, La Repubblica