le top news su milano, 21 novembre
Buongiorno e buon caffè a tutti.
Il ministro dell’interno Angelino Alfano nella mattinata di Sabato 19 Novembre si è incontrato a Palazzo Marino, sede del comune di Milano, con il sindaco Beppe Sala e con il prefetto Alessandro Marangoni per discutere di sicurezza e del problema profughi. La decisione è quella di inviare altri 150 militari per rinforzare i controlli in periferia che andranno ad aggiungersi ai 650 già presenti sulle strade del capoluogo lombardo. La decisione su quali luoghi pattugliare è affidata al prossimo Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, dovrebbe comunque riguardare le zone di periferia quali via Padova, quartiere Corvetto, San Siro, via Gola.
Altro tema importante del quale si è parlato nell’incontro è quello dell’emergenza profughi: già durante la scorsa settimana Beppe Sala aveva chiesto un “piano nazionale” del Governo per una distribuzione dei profughi più equa.
La risposta è arrivata, Angelino Alfano ha detto: “Milano ha già fatto la sua parte, ha raggiunto la sua quota e se ci sarà un calo degli sbarchi, come è presumibile per il periodo invernale, ci sarà uno stop agli arrivi”. Milano, infatti, con tutta la sua efficienza, ha accolto circa 120mila migranti dall’Aprile del 2013. Ma se fino a un anno fa ripartivano verso Germania e Gran Bretagna, ora che i paesi Ue hanno chiuso le porte, restano qui e chiedono asilo. Alberto Sinigallia, presidente di Arca e dell’hub Sammartini, spiega: “ Quel che sappiamo è che adesso tutti vogliono restare qui, mentre fino all’anno scorso potevamo contare su un continuo ricambio”. L’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino da tempo chiede lo stop all’invio di profughi: “ La città di Milano accoglie fino a 3.800 profughi a notte, mentre 110 comuni dell’area metropolitana o non fanno niente o fanno pochissimo”.
E’ stata proposta dai pediatri di famiglia alla Regione la possibilità di rimanere aperti anche 12 ore al giorno e nei week end per visitare bambini con malattie acute come ad esempio la febbre alta. Il progetto di “accessibilità alle cure pediatriche “ è stato presentato dal Simpef, il sindacato dei medici dei bambini, all’assessorato al Welfare. In questo modo si darebbe un servizio in più ai cittadini e si eviterebbe l’intasamento nei giorni di festa dei pronto soccorso.
Milano, più soldati e stop ai profughi
Maurizio Giannattasio, Il Corriere della Sera
Zita Dazzi, La Repubblica
Pediatri pronti ad aprire gli studi nei week end e nei festivi
Alessandra Corica, La Repubblica