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Un anno dopo il via della riforma sanitaria voluta da Maroni mancano ancora all’appello: il piano sociosanitario, quello per la prevenzione e i voucher per i servizi. Infine i nuovi ospedali sono in cronica carenza di personale. A evidenziare questi ritardi della riforma è l’ufficio che si occupa di analizzare leggi e politiche regionali. Ancora tanto di quanto è previsto dalla riforma è da fare, come sostengono anche i sindacati di medici e infermieri da alcuni mesi. Per Giulio Gallera, assessore al welfare “Il lavoro procede secondo i tempi previsti”, ma di tutt’altra opinione è l’opposizione, secondo cui: “a oltre un anno dall’approvazione della legge la riorganizzazione per i cittadini lombardi non è ancora realtà”.
Dopo che il premier Matteo Renzi ha firmato il patto per Milano, il governatore Roberto Maroni gli ha chiesto di dimostrare la stessa attenzione per la Lombardia. Ieri a Palazzo Chigi i due si sono incontrati per discutere del Patto per la Lombardia. Nel discorso si è inserito anche il tema del campus Statale: le facoltà scientifiche dovranno trasferirsi nell’ex area Expo, il nuovo Technopole, ma i finanziamenti per tale operazione non sono sicuri. Maroni ha assicurato ieri che 100 milioni, dei 506 milioni del Fondo nazionale per sviluppo e coesione destinati alla Lombardia, saranno usati per finanziare l’operazione della Statale se il governo non dovesse intervenire.

Il direttore della Statale Gianluca Vago continua ad esprimere perplessità: “Il governo deve dare rassicurazioni o dire chiaramente che non gli interessa il progetto del campus della statale”.

 
Questa è Milano oggi.

Nuove Ats e ospedali la lista dei ritardi per la riforma Maroni
Alessandra Corica, La Repubblica
 
Pronto il Patto per la Lombardia. “Garanzie alla statale”
Elisabetta Soglio, Il Corriere della Sera

Simona Ravizza, Il Corriere della Sera