Buongiorno e buon caffè a tutti.

Il compromesso Milano -Torino sul Salone del Libro sembra essere svanito. Ad annunciarlo è Dario Franceschin, ministro della cultura: “Due città rigide, rimaste arroccate sulla propria posizione, così l’Italia intera perde una grande occasione”. Ci saranno dunque due eventi, a Milano gli editori e a Torino una grande libreria diffusa, “Se si fosse trovato un accordo sarebbe stato meglio per il paese, ma non c’è stata apertura e ora noi andiamo avanti” ha commentato il sindaco Appendino.

Si riparte con il piano per i nuovi luoghi di culto. Bocciato il vecchio bando comunale dalla legge regionale voluta da Maroni, la giunta Sala ricomincia da zero. Settimana prossima la giunta incontrerà i leader delle comunità islamiche ed evangeliste. Non si sa quanti accetteranno l’invito visto il malumore diffuso tra chi aveva aderito al primo bando. “Il loro coinvolgimento nel l’iter che porterà alla realizzazione è importante” ha detto la vicesindaco Anna Scavuzzo, invitando tutte le istituzioni, comunità e associazioni religiose a partecipare.

Ieri pomeriggio la pm Laura Pedio ha preso parola per l’ultima volta al processo sullo scandalo Maugeri riservando l’affondo più pesante all’imputato principale, Roberto Formgoni. La pm in aula ha dichiarato: “ I sollazzi di Formigoni sono stati pagati con i soldi per i malati”. Le accuse parlano a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, truffa.

  

Fallita l’ultima mediazione, i Saloni del libro saranno due

Emanuela Minucci, La Stampa

Milano e Torino, rottura sui Saloni

Alessia Rastelli, Il Corriere della Sera

Moschea, piano al via tra i dubbi degli islamici

Zita Dazzi, La Repubblica

“I soldi per i malati usati per i sollazzi di Formigoni”

Emilio Randacio, La Repubblica