Buongiorno e buon caffè a tutti.

Ieri, il tribunale  ha condannato all’ergastolo con l’accusa di triplice omicidio Claudio Giardiello che il 9 aprile dello scorso anno si è introdotto nel tribunale di Milano con un’arma per poi sparare uccidendo due persone e ferendone altre due. In aula Giardiello ha voluto prendere parola per dire che l’arma era stata nascosta in tribunale tre mesi prima del giorno della sparatoria, senza ulteriori dettagli o spiegazioni. Un colpo ad effetto e decisivo per il processo parallelo al vigilantes accusato di non aver effettuato a dovere i controlli. Ieri inoltre la Conferenza permanente per il funzionamento degli uffici giudiziari ha stabilito che da ora anche avvocati e magistrati dovranno passare il controllo del metal detector per accedere a palazzo di giustizia.

Sempre ieri è arrivata la nominata ufficiale da parte dell’assemblea dei soci di Autostrada Pedemontana Lombarda spa per Antonio Di Pietro alla presidenza del nuovo Cda. Il governatore Roberto Maroni si è detto lieto della nomina, mentre per FI parla il coordinatore Fabio Altiltonante: “Una nomina fantasiosa, fuori dal tempo e fuori luogo”.
Donne in maggioranza nell’Ufficio di presidenza di Palazzo Marino, tre contro due. Il Consiglio comunale ha eletto ieri quattro vicepresidenti dell’assemblea che andranno a completare l’Ufficio di presidenza. L’assemblea di Palazzo Marino ha inoltre approvato la delibera istituzionale delle commissioni consiliari permanenti, sono 18 e le presidenze sono già state definite.

Questa è Milano oggi, buona lettura.

 

Ergastolo a Giardiello “La pistolanascosta da 3 mesi in Tribunale”

Emilio Randacio, La Repubblica

Pedemontana: Maroni tira dritto enomina Di Pietro

Pierpaolo Lio, Il Corriere della Sera

Ufficio di presidenza, tre donne sucinque. Al via le commissioni

Rossella Verga, Il Corriere della Sera