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Il perno dell’inchiesta dei pm, che ha portato ieri all’arresto di undici persone per associazione a delinquere, ruota attorno alla società Dominus scarl e ai 18 milioni di euro d’appalti ottenuti da Fieramilano spa. Soldi incassati in tre anni a partire dal 2013 e poi spariti attraverso operazioni finanziarie fittizie. L’operazione – commenta il procuratore capo di Milano, Francesco Greco – dimostra l’interconnessione fra organizzazioni criminali e realtà economica. Qui si parla di fondi neri, operazioni estere, evasione fiscale, che è uno dei sistemi più diffusi di accumulo di proventi illeciti”. Quanto al ruolo di uomini legati a Cosa nostra negli appalti di Expo, il procuratore dice: “Le organizzazioni criminali sono riuscite a inserirsi nelle partecipate pubbliche. Questa è una circostanza inquietante”. Anche Ilda Boccassini, capo del dipartimento Antimafia della procura, commenta concentrandosi sulla “incredibile quantità di denaro sottratto al fisco da parte di imprenditori lombardi e siciliani. Un fiume di denaro contante, prodotto e transitato in nero che partiva da Milano e arrivava in Sicilia”
Gli undici arresti scuotono il mondo politico, il primo a commentare è il sindaco – ed ex Commissario di Expo –  Beppe Sala: “La battaglia per la legalità non deve fermarsi mai e sosteniamo ogni azione degli organi dello Stato in questo senso”. Anche il governatore Roberto Maroni, azionista della Fondazione Fiera, definisce l’indagine “utile per far luce su zone d’ombra” e dice di voler far chiarezza su quanto è successo. Solo il M5S va all’attacco e chiede le dimissioni di Maroni, Sala e anche del premier Matteo Renzi.

Area Expo è protagonista anche dell’emergenza profughi. Il marzo scorso venne per la prima volta usato il campo base Expo per ospitare un gruppo di immigrati. Il centrodestra fece fortissime pressioni allora sul ministro dell’interno Angelino Alfano e alla fine i rifugiati vennero rapidamente spostati in altre strutture. Vista però la nuova emergenza, però, dopo il via libera del Viminale, il campo base Expo rientrerà tra le possibili soluzioni per l’accoglienza.

 
Questa è Milano oggi, buona lettura.

Milano, le mani di Cosa nostra sugli appalti in Fiera ed Expo: 11 arresti, confische milionarie

Emilio Randacio, La Repubblica online
 
Maroni: chi aveva la responsabilità di gestire quegli appalti?
Alessia Gallione, La Repubblica

Profughi, “sdoganato” il villaggio di Rho
Gianni Santucci, Il Corriere della Sera