E’ il giorno delle grandi pulizie. Fuor di metafora politica. La Camera dei Deputati si sta tirando a lucido. Gli operai imbiancano le pareti ingiallite del corridio riservato ai fumatori, lavano le vetrate e i tappeti rossi, tolgono la polvere dalle cornici e dai lampadari. Domani arriva il Presidente. E sta scaldando i motori anche il circo mediatico. Da oggi una telecamera fissa della Rai campeggia nel Transatlantico e punta l’occhio elettronico sul percorso che Sergio Mattarella compierà una volta entrato nel Palazzo. Del resto, le pulizie e le imbiancature straordinarie si fanno soprattutto a uso telecamere. Qualcuno poi, come la tabaccheria della Camera, ne approfitta per dare una rinfrescata generale. La Camera oggi è un mondo sospeso. I luoghi della politica sono nelle mani di giornalisti, commessi, vecchi parlamentari che passano a salutare. Si sono visti Walter Veltroni e Marco Boato. L’ex sindaco di Roma è stato inseguito nei corridoi da Pasquale Laurito, l’anima di Velina Rossa, che nei giorni precedenti il voto lo aveva accreditato come possibile nuovo Capo dello Stato. Con tutta probabilità una abile operazione di disinformazione.

Le ore trascorrono così, in una apparente flanella che nasconde la tensione politica estrema dopo lo strappo di Renzi con Berlusconi. Fuori dal Palazzo invece ieri e oggi c’è stata la caccia alla postazione migliore per le telecamere delle televisioni che si preparano a seguire in diretta il rito dell’insediamento. Gli alberghi e qualche privato cittadino davanti a Montecitorio e sul percorso che scende dal Quirinale sono l’oggetto del desiderio, con le loro finestre e i loro balconi che offrono l’inquadratura giusta. Qualcuno si è già piazzato sul balcone dell’Hotel Colonna che è proprio di fronte all’ingresso di Montecitorio. Non è dato sapere a quale cifra.

Roma è pronta. Il cielo è azzurro intenso, le frecce tricolori hanno sorvolano diverse volte il centro a bassa quota per prepararsi al momento solenne di domani. Le transenne cingono via Quattro Novembre, i cameraman sono sul pezzo, i militari si sono già piazzati di guardia. In effetti tutta l’area dal Colle all’Altare della Patria oggi è sorvegliata da centinaia di agenti.