Le top news su Milano – Mercoledì 29 ottobre

Buongiorno e buon caffè a tutti, milanesi e non
sullo sfondo del ‘classico’ scontro tra sindaco e sindacati, con annessa minaccia di sciopero alla vigilia di Expo, Milano, o meglio la Lombardia nella sua totalità, aprono alla tecnologia in ambito sanitario: accettata la ricetta telematica. Peccato, però, che l’obiettivo di eliminare la carta dovrà attendere un pochino, in quanto i medici sono tenuti a rilasciarla anche su carta per consentire ai farmacisti di applicare le fustelle. Work in progress quindi. Nel frattempo, due polemiche illustri riempiono le prime pagine locali: da una parte Zaffirelli non le manda certo a dire ai ‘cervelloni’ de La Scala, per aver ceduto l’allestimento della sua Aida al teatro di Astana, Kazakistan; dall’altra, una volta assolti, gli stilisti Dolce & Gabana hanno dichiarato di voler restituire il premio Ambrogino, dopo la polemica con l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso.
Questa è Milano oggi. Buna lettura
“Lombardia, la beffa della ricetta telematica. I medici devono rilasciarla anche su carta”: parte in Lombardia la ricetta telematica, progetto già avviato in Sicilia, Valle d’Aosta, Trentino, Basilicata e Veneto. L’obiettivo era l’eliminazione della carta, ma il problema è che i medici dovranno stampare la ricetta per consentire ai farmacisti di applicare le fustelle.
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“Comune, rottura tra Pisapia e i sindacati”: tutti giurano di essere pronti al confronto e al dialogo, ma intanto è un vero e proprio scontro frontale quello tra il sindaco e i sindacati, che minacciano uno sciopero generale alla vigilia di Expo.
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“Zeffirelli furioso contro la Scala: La mia Aida venduta al Kazakistan”: il regista chiede il perché della vendita al teatro di Astana del suo allestimento del 2006 e parla di ‘vendetta’ da parte dei ‘cervelloni’. La Scala, dal canto suo, risponde con una fredda nota: “Amarezza e incredulità”.
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“Dolce & Gabbana dopo l’assoluzione: Pronti a restituire l’Ambrogino”: gli stilisti in polemica con l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso, secondo cui il Comune non avrebbe dato spazio ad ‘evasori’. “Lo renderemo come da loro richiesta” affermano gli stilisti.
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