Buongiorno e buon caffè a tutti, milanesi e non

continua a tenere banco, e a bloccare la città, il vertice Asem. Oggi il grande incontro tra Russia e Ucraina, con la prefettura divenuta immediatamente zona rossa. A proposito di Premier e Capi di Stato, parliamo dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, o meglio del giudice che voleva la sua condanna in merito al caso Ruby: Enrico Tranfa ha deciso di dimettersi in segno di protesta per la decisione presa in difesa di Berlusconi. Rimanendo politicamente a destra, un po’ più a destra, Milano si appresta ad affrontare, domani, il corteo di Lega e Forza Nuova contro gli immigrati. La sinistra grida all’odio razziale.

Questa è Milano oggi. Buona lettura
“Milano, 1.500 vigili in campo per l’Asem. Intorno alla prefettura un’altra zona rossa”: la città ha retto l’impatto con il primo giorno del vertice euroasiatico. L’assessore Granelli “grazie ai cittadini che hanno scelto di lasciare a casa le auto”. Atra zona rossa in prefettura quest’oggi, per il summit sull’Ucraina.
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“Lascia la toga il giudice che voleva la condanna di Berlusconi”: Ha firmato. E poi si è dimesso. Per protesta. Con un gesto senza precedenti nella storia giudiziaria italiana, Enrico Tranfa, il presidente del collegio della Corte d’Appello di Milano nel processo Ruby, ieri si è dimesso dalla magistratura in segno di dissenso per la decisione di assolvere Silvio Berlusconi.
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“Milano, Lega e Casa Pound in Duomocontro gli immigrati. E la sinistra in strada grida al razzismo”: centomila in piazza contro gli immigrati. Domani il corteo e il raduno del Carroccio: con i legisti ci sarà anche Forza Nuova. Gorla (Cgil) “così si va a fomentare l’odio razziale”.
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