Buongiorno a tutti!

Salta il taglio del superticket: la riduzione doveva partire domani. “Tagli per 20milioni: la Lombardia sempre vicina ai propri cittadini, risparmi per almeno 1 milione e mezzo di persone”, questo prometteva in un tweet l’assessore al Welfare Giulio Gallera lo scorso 18 dicembre. Invece, il tanto annunciato taglio del superticket sanitario – la quota di ticket che si paga su visite ed esami in aggiunta al ticket ordinario – salta, o meglio slitta. Qual’è il motivo dell’ennesimo intoppo? In base a quanto previsto dalla finanziaria regionale, dopo l’approvazione della legge la giunta Maroni avrebbe dovuto stilare i criteri con i quali applicare il taglio dei ticket, le regole sarebbero dovute passare al vaglio della commissione sanità per poi diventare operative, ma la giunta non ha mai scritto queste regole.

A quattro giorni dal voto, da Brescia parte un appello da sinistra al voto disgiunto per la regione. “Voteremo a favore di Giorgio Gori – candidato governatore del Pd e dei pisapiani – per la sua chiara impronta democratica e aperta; e a favore della lista Liberi e uguali, preferendo i candidati Pagani e Pizzocaro per il loro impegno sociale e politico”, scrive in un appello Paolo Corsini, ex sindaco di Brescia e senatore uscente. Anche l’ex sindaco di Milano, Pisapia, si rivolge agli elettori di centrosinistra con un appello: “Il rischio di vedere ancora una volta, dopo 23 anni, al governo della Lombardia la Lega o Forza Italia dovrebbe portarci a una maggiore unità”. Per l’ex sindaco bisogna lasciar perdere il simbolo e ragionare nell’ottica di salvare la regione da un governo di estrema destra.

Questa è Milano oggi, buona lettura!

Sanità, niente tagli per il superticket su visite e esami

Alessandra Corica, La Repubblica

Leu, avanza il fronte per Gori

Andrea Montanari, La Repubblica

Pisapia si schiera per Tabacci. E in Regione spinge la scelta utile

Oriana Liso, La Repubblica